Il ritorno di Leonardo a Villa Arconati -FAR

Il ritorno di Leonardo a Villa Arconati -FAR

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Bollate (MI) – Fondazione Augusto Rancilio con la collaborazione del Comune di Bollate (MI), Anthelios Edizioni e Alveare Cooperativa Sociale Onlus, nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, vogliono ricordare il grande genio toscano con Leonardo in Villa Arconati-FAR : una serie di eventi, incontri culturali, spettacoli, attività educative e sue mostre d’eccezione, che riporteranno all’attenzione del pubblico non solo la figura di Leonardo da Vinci in un contesto storico che dura da oltre 400 anni, ma permetteranno di scoprire anche il legame che unisce gli Arconati al grande Leonardo, che non tutti conoscono.

Il programma dell’iniziativa prevedeLocandina_Villa Arconati_la grande milano-vivilanotizia

Conferenza domenica 5 maggio 2019 dalle ore 10.30 – LA GRANDE MILANO I paesaggi lombardi di Leonardo da Vinci. Lo storico dell’arte Luca Tomìo e il Professor Carmelo Petronio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Sapienza di Roma dialogheranno circa la geografica, topografica e cronologica dei luoghi di Leonardo in Lombardia. Alle ore 10.15 registrazione; ore 10.30 saluti istituzionali: Francesco Vassallo, Sindaco di Bollate e Consigliere delegato della Città Metropolitana di Milano, Stefano Bruno Galli, Assessore Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Cesare Rancilio, Presidente Fondazione Augusto Rancilio; ore 11.00 interventi Carmelo Petronio, Professore Dipartimento Scienze della Terra – Università Sapienza di Roma, Luca Tomìo, storico dell’arte. Introduce e coordina Rosella Ghezzi, giornalista Corriere della Sera; ore 12.30 conclusioni. INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti). La conferenza è patrocinata da: Città Metropolitana di Milano | Sistema Turistico Metropolitano

La mostra dal 5 maggio 2019 a dicembre 2020: “Con Leonardo a Villa Arconati-FAR”. Il Codice Atlantico e l’incontro con la cultura del nostro tempo. La mostra, dopo oltre 400 anni, riporta in Villa Arconati-FAR il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e, insieme, propone ai visitatori un viaggio nella curiosità e nell’immaginazione. Il Codice, infatti, ritorna in villa grazie alla prima riproduzione integrale in stampa eliotipica, curata dall’Accademia dei Lincei fra il 1894 e il 1904, che oggi viene messa a disposizione dalla casa editrice Anthelios, che detiene una delle poche copie ancora conservate. Una mostra eccezionale che consentirà ai visitatori di ammirare l’intero Codice (1.384 tavole), esposto in successivi cicli tematici, nel corso del 2019 e 2020. Un’occasione per esporre le tavole del genio toscano ma soprattutto per raccontare come la sua opera sia ancora attuale. A corredo dell’esposizione delle tavole del Codice, saranno messi in mostra i modelli di macchine della prestigiosa Collezione Candusso, tratti da disegni dei codici vinciani, realizzati fra gli anni Cinquanta del Novecento e oggi e perfettamente funzionanti. Lungo il percorso espositivo e accanto ai modelli di macchine tratti dai manoscritti leonardiani saranno esposti reperti tecnologici contemporanei, a testimonianza del progresso raggiunto oggi in alcuni dei più importanti settori tecnologici. L’esposizione sarà, quindi, anche un’opportunità per incontrare il presente e pensare il futuro: accanto all’opera di Leonardo da Vinci sarà possibile, infatti, vedere opere di tecnologia e partecipare ad appuntamenti con esponenti del mondo della cultura e della scienza. La mostra è realizzata in collaborazione con Anthelios Edizioni www.anthelios.it. Con Leonardo a Villa Arconati-FAR Ala sud-est di Villa Arconati-FAR 5 maggio 2019 – dicembre 2020 Domenica ore 11.00 – 19.00 (in concomitanza con l’apertura al pubblico di Villa Arconati-FAR) € 3,00 (previo acquisto del biglietto d’ingresso alla villa € 7/5)

La mostra dal 5 maggio 2019 al 15 dicembre 2020: “A come Leonardo. Esperienza Fluorescente”. Un racconto per immagini che pone al centro il visitatore, mettendo in dialogo Leonardo e l’unicità della villa degli Arconati. Tre stanze buie, illuminate solo da lampade di Wood e accessibili grazie a una nuova tecnologia di stampa a toner fluorescenti. Immagini antiche e oggetti presenti acquistano nuovo significato grazie a una visione emotiva stimolata da colori non convenzionali ed effetti olografici attraverso occhialini dedicati. Per il visitatore sarà catapultato in un’esperienza unica ed immersiva. L’obiettivo è quello di scoprire la storia non più attraverso la realtà dei fatti, ma grazie alla percezione personale, ciascuno per proprio conto. Una modalità di visita sperimentata per la prima volta in Italia che favorisce il coinvolgimento di tante tipologie di pubblico accogliendone le diverse esigenze di visita. Il percorso espositivo avrà uno sviluppo tematico. Ogni sala presenterà un confronto fra alcune delle immagini più iconiche del Genio toscano e la Villa, intrecciando un dialogo che si potrà vedere e toccare. La mostra è realizzata in collaborazione con Alveare Coop. Sociale Onlus – Bollate che opera dal 2001 creando occasioni di lavoro per persone svantaggiate www.alveare.coop A come Leonardo Sale Gialle di Villa Arconati-FAR 5 maggio – 15 dicembre 2019 Domenica ore 11.00 – 19.00 (in concomitanza con l’apertura al pubblico di Villa Arconati-FAR) Ingresso libero (previo acquisto del biglietto d’ingresso alla villa € 7/5)

Il teatro domenica 26 maggio 2019 Anche il teatro renderà omaggio a Leonardo da Vinci e al suo legame con Galeazzo Arconati. Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con la Compagnia del Tempo Perso mette in scena Nobili e Servi, la divertente pièce in italiano e milanese scritta da Carlo Dones che narra la vicenda della donazione del Codice Atlantico all’Ambrosiana nell’intreccio delle vite di Galeazzo Arconati e del suo figlio illegittimo, Padre Luigi Maria. Prima rappresentazione domenica 26 maggio 2019 dalle ore 19.30 – Sala Museo. Aperitivo rinascimentale + Spettacolo € 25,00

Quale legame tra Leonardo e gli Arconati?

Quando Galeazzo Arconati, nobile milanese del Seicento, decise di trasformare una villa di campagna in una delle più curate dimore nobili della Lombardia, la decisione di associare al suo nome quello del grande maestro toscano fu oltremodo desiderata. Galeazzo Arconati fu, infatti, uno dei più grandi collezionisti di manoscritti di Leonardo da Vinci del suo tempo. Suoi alcuni disegni e cartoni preparatori di opere pittoriche come quello della Sant’Anna ora a Londra, dieci raccolte di manoscritti e, soprattutto, il Codice Atlantico, una summa di tutti gli studi del maestro toscano acquistata dagli eredi di Pompeo Leoni. Il conte donò il Codice alla Biblioteca Ambrosiana nel 1637 con due sole clausole: che i suoi discendenti potessero averne sempre accesso per studiarlo in privato e che non venisse allontanato da Milano. Dopo le spoliazioni napoleoniche il Codice Atlantico – insieme agli altri manoscritti di Leonardo donati dall’Arconati all’Ambrosiana – venne portato a Parigi e in seguito fu l’unico a essere restituito all’Italia. È anche grazie a Galeazzo Arconati, quindi, se ancora oggi questo prezioso codice è custodito nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Breve storia del Codice Atlantico

Villa Arconati-FAR è un luogo decisivo nella vicenda storica dei più famosi manoscritti di Leonardo da Vinci, perché qui nella prima metà del Seicento giunse una parte consistente dei fogli lasciati da Leonardo a Francesco Melzi, suo allievo prediletto. Francesco aveva conservato gelosamente quel tesoro, testimonianza di una delle vite più geniali del Rinascimento italiano, ma alla sua morte quei fogli furono dispersi. Molte mani si levarono poi per riprenderli dall’oblio. Mani avide ma anche mani generose, che non riuscirono di certo a riportare al sicuro tutto il tesoro di Francesco ma ne salvarono una parte significativa. Galeazzo Arconati riuscì ad acquistare nei primi anni del Seicento il Codice Atlantico e altre dieci raccolte di manoscritti di piccole dimensioni e li portò in Villa Arconati: si concentrava così nelle sue mani una parte consistente dell’eredità di Francesco Melzi. Il Conte Arconati nel 1637 donerà tutto il tesoro alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Trascorreranno ancora oltre due secoli prima che muova i suoi primi passi il grande progetto della trascrizione e della riproduzione di tutti i fogli del Codice Atlantico: siamo alla fine dell’Ottocento e sono passati quasi quattro secoli dalla morte di Leonardo, quattro secoli in cui la scienza e la tecnologia conquistano importanti traguardi e preparano il Novecento. Con i denari dello Stato Regio e la prestigiosa Soprintendenza della Regia Accademia dei Lincei prende avvio l’imponente progetto che coinvolgerà le migliori risorse dell’industria cartaria, dell’arte tipografica e di quella fotografica nazionale. Un grande editore, Ulrico Hoepli, sarà chiamato a garantire la migliore diffusione dell’opera. Da solo, il piemontese Giovanni Piumati, profondo conoscitore della grafia leonardiana, lavorerà per quindici anni senza sosta per completare la trascrizione dei manoscritti raccolti nell’Atlantico. La sua fatica si concluderà nel 1904, quando l’ultima delle 1.384 tavole della riproduzione dell’Atlantico viene data alle stampe. L’opera consentirà finalmente l’inizio degli studi più approfonditi sulla vasta attività di ricerca di Leonardo da Vinci.

LEONARDO A VILLA ARCONATI-FAR é un progetto realizzato da: Fondazione Augusto Rancilio, Comune di Bollate, Anthelios Edizioni, Cooperativa Alveare, con la partecipazione di: Consorzio SIR, Genera Società Cooperativa Sociale onlus, ACLI Zona Bollate Groane, in collaborazione con: ADMaiora, Parrocchia San Guglielmo, Proloco Bollate, Vivere Castellazzo, CSBNO, Compagnia del Tempo Perso e l’aiuto di Fondazione AEM  e Gruppo CAP

La Redazione

Pubblicato il 23/04/2019

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