Porto Valtravaglia (VA) – L’Alpe San Michele in frazione Porto Valtravaglia potrebbe essere un’ottima meta per la giornata di Ferragosto. Il luogo permette di sostare agevolmente per un allegro pic nic in compagnia, dato che é provvisto di tavoli, panche e grill anche per gruppi numerosi.
L’Alpe di San Michele, che si trova a cavallo tra la Valcuvia e la Val Travaglia permette di godere di panorami mozzafiato sul lago Maggiore, di scoprire la storia dell’omonima antica chiesetta di origine romanica, che conserva al suo interno affreschi millenari, e anche di imboccare numerosi sentieri per belle passeggiate nei freschi e rilassanti boschi.
Tra i sentieri che si articolano attorno all’Alpe San Michele, alcuni fanno parte dei percorsi indicati 3V, altri invece sono più recenti come per esempio il sentiero denominato Trekking degli Insubri, ben segnalato, che tra strade forestali e dislivelli porta, dopo circa due ore al Masso delle Croci o Altare degli Avi, dove si trova un grande masso erratico interamente ricoperto da incisioni di probabile origine celtica.
Questo altare di recente scoperta é stato ripulito dal muschio ed attualmente si possono distinguere con facilità le numerose incisioni. Proseguendo poi lungo le indicazioni si arriva dopo circa un’altra ora al villaggio fantasma di Cavojasca. Qui enormi ruderi occupano il cuore del bosco, si tratta di un borgo di antiche origini celtiche abitato già nel 1300 a. C. diventato poi il rifugio del brigante Francesco da Cavojasca nel 1500 e abitato fino al 1943 quando dopo l’armistizio, la sua ultima abitante Paola Cerini, fu uccisa e il villaggio rimase disabitato. Da allora aleggia una sensazione di mistero e magia racchiuso all’interno delle mura di fortificazione di questo paesino abbandonato, che conserva una lunga storia millenaria.
La Redazione
Pubblicato il 29/07/2019