Ad Arona parte il tradizionale Tredicino

Ad Arona parte il tradizionale Tredicino

Il-Tredicino-vivilanotiziaArona (NO) –  Ad Arona l’8 marzo 2019 non solo si festeggiano tutte le Donne, ma ritorna anche il tradizionale Tredicino che prenderà il via con una grande inaugurazione ufficiale a piazzale Aldo Moro a partire dalle ore 16.00.

Il grande Luna Park, conosciuto come Tredicino,  che animerà il lungo lago di Arona fino al 24 marzo  2019 ospiterà numerose attrazioni, quest’anno ben 63, con alcune novità particolari come per esempio la giostra Freesby, capace di raggiungere altezze mozzafiato o il ritorno del richiestissimo Tagada tanto amato dai giovani degli anni novanta.

Il Tredicino rimane sempre una grande attrazione per Arona e le zone limitrofe, ma anche per i numerosi turisti, che ogni anno affollano l’area di Piazzale Aldo Moro in cerca di una giornata di svago indimenticabile dove al divertimento e alla buona gastronomia fa da cornice un paesaggio unico, che solo il lago Maggiore sa regalare al visitatore. Un consiglio è quello di ammirarlo dall’alto della ruota panoramica!

L’edizione 2019 del Tredicino di Arona segue i seguenti orari: apertura dalle ore 10.30 alle ore 24.00 nei giorni festivi invece dalle ore 14.00 alle ore 23.00 in quelli feriali.

Per tutti coloro che raggiungeranno l’area Aldo Moro in auto sarà fruibile un parcheggio gratuito affiancato alla ferrovia.

Ma perché Tredicino?

Il tredici marzo del 1576 le reliquie dei santi martiri Fedele e Carpoforo tornarono ad Arona accolte da una folla festante. Da allora il 13 marzo di ogni anno la città di Arona è in festa, uffici e scuole sono chiusi e i fedeli si recano in chiesa SS. Martiri per l’adorazione delle reliquie. Non si sa bene perché le reliquie si trovassero ad Arona, le notizie partano dal momento in cui il Cardinale Borromeo le  volle a Milano nella chiesa di San Fedele, ma nonostante la traslazione dovesse avvenire in segreto, il fatto trapelò e il popolo insorse, tanto che si decise che le ossa del braccio sinistro di entrambi i santi fossero riconsegnate ad Arona e poiché questo avvenne proprio il 13 marzo, si stabilì che quello doveva diventare un giorno di festa per la città. La storia narra anche che nei giorni successivi all’arrivo delle reliquie, una tremenda epidemia di peste colpì le colline del territorio circostante il lago Maggiore, ma che la città di Arona si salvò. Per questo scampato pericolo la tradizione popolare volle attribuire ai due santi l’intercessione che permise agli abitanti di Arona di scampare al pericolo.  

La Redazione 

Pubblicato il 04/03/2019 

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