Peschici “unica e suggestiva”

Peschici “unica e suggestiva”

Peschici è un suggestivo borgo di mare costruito sulla roccia, situato nel punto più a Nord del Gargano- Puglia. Il centro storico di Peschici è circondato da mura medievali, oggi in parte distrutte ed in parte inglobate da abitazioni. Si può accedere al borgo antico di Peschici dal centro nuovo,  passando sotto un arco chiamato porta del Ponte,  proprio perchè qui sorgeva un ponte levatoio che chiudeva il paese ogni sera per proteggerlo dai briganti. Prima di addentrarsi nel dedalo di viuzze che caratterizzano il suggestivo borgo vale la pena fare una sosta al Vecchio Frantoio in p.zza Domenico Fioritti per una degustazione del pregiato olio extravergine di oliva ottenuto secondo il metodo tradizionale della spremitura a freddo, che garantisce la genuinità del prodotto, ricco di vitamine e gusto. L’altro ingresso è dal mare ai piedi del Castello di Peschici chiamato porta di Basso perchè in passato era una porta di accesso secondaria usata dai pescatori che salivano dalla spiaggia verso le abitazioni.

 

Antichissima a Peschici la chiesetta del Purgatorio nel cuore storico del paese esistente già intorno all’anno 1000, epoca in cui i Monaci Benedettini erano soliti recarsi sulla rocca di Peschici per celebrare riti funebri. All’interno un antichissimo organo ligneo completamente costruito e finemente lavorato  a mano, diviso in tre comparti ad arco dei quali quello centrale più alto. La presenza di cerniere laterali potrebbe testimoniare la presenza di due ante di chiusura andate scomparse. Più grande e imponente invece la Chiesa di Sant’Elia Profeta, patrono di Peschici costruita con grossi blocchi di marmo bianco. Peschici è molto devota a Sant’Elia per averla salvata dall’invasione delle cavallette e lo celebra ogni anno il 20 Luglio con una sontuosa festa. Anche Peschici ha il suo Castello sorto nel punto più estremo del borgo da dove dominava e continua a dominare  il mare garganico. Ai piedi del centro abitato sorge invece l’Abbazia Calena, dove già nel 1000 trovò sede una comunità di monaci benedettini che crearono un modello sociale autosufficiente basato sulla produzione  e lo scambio che la portò al massimo splendore artistico -culturale, oggi purtroppo in uno stato di degrado.

La Redazione

Pubblicato il 20/09/2017

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