Teatro Blu di Varese presenta Donne e Mito

Teatro Blu di Varese presenta Donne e Mito

Donne e mito-vivilanotizia

Varese – Teatro Blu in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Varese l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese presenta DONNE E MITO, progetto di teatro al femminile per la diffusione della grandiosità della tragedia greca e per la rivalutazione della donna attraverso il mito.

Il progetto si articolerà attraverso la presentazione di una trilogia di spettacoli teatrali al femminile, Elena, Cassandra e Antigone, preceduti da Lectio Magistralis ed incontri con professori, figure di spicco ed esperti di Grecia antica.

Il progetto è indirizzato ai giovani e meno giovani per diffondere la grandiosità della tragedia greca e la drammatica attualità dei contenuti sottesi.

 

LE DONNE NELL’ ANTICA GRECIA

Le donne nelle antiche società greche hanno avuto un ruolo marginale sul piano politico, ma nei miti e in alcune opere alcuni ruoli decisivi sono giocati proprio da figure femminili. Non è un caso che nel pantheon dell’antica Grecia ci siano figure femminili come le Moire e Dike il cui potere era paragonabile a quello di Zeus. Le antiche società classiche hanno riconosciuto e assegnato ruoli sociali marginali alle donne. L’ipotesi di un originario matriarcato è tramontata da tempo, perché parrebbe poco fondata. Ed è un dato di fatto che figure femminili di rilievo spicchino, nelle culture classiche, nel racconto del mito più che nelle vicende della storia. Nella storia culturale occidentale la figura femminile è stata da sempre carica di significati tra i più vari e anche opposti. Le donne del mito e della storia antica sono legate alla conoscenza, alla disobbedienza, alla forza, alla sottomissione, al sovvertimento delle regole imposte dalla società. Abbiamo conosciuto Dee, Sibille, Muse, eroine delle tragedie, del mito che in maniera differente hanno subìto il loro destino o ne sono state invece le protagoniste.

 

DONNA EROINA

Non ci sono solo Achille ed Enea, Odisseo e Ade: da Medea alle Sirene, da Antigone a Circe, il mito è costellato di figure femminili fragili eppure così forti, argute, tenaci. La tragedia attica è piena di eroine, alcune di statura notevole come Antigone e Medea, al centro nelle omonime tragedie rispettivamente di Sofocle e di Euripide, sono figure che oramai appartengono a quella che usa definire “letteratura mondiale”, appannaggio non più di una singola cultura, ma patrimonio comune di tutti.

 

DONNA DIVINITA’

Eppure nell’immaginario antico la donna doveva avere una centralità ben superiore a quanto riusciamo a intravedere. Risulta dalle figure divine di sesso femminile, incarnazione di potenze creatrici e distruttrici, positive e negative. Risulta piuttosto chiaro il ruolo primario della donna nella creazione dell’ordine cosmico e sociale: il destino umano è consegnato alle Moire; la giustizia è nelle mani di Dike; le persecutrici dei delitti di sangue sono le Erinni. Tutte divinità femminili, che sono a guardia di un ordine che la razionalizzazione di un pantheon al maschile, con Zeus assiso nel centro, non bastava a garantire.

 

DONNA MADRE

La capacità unica ed esclusiva della donna di procreare e generare resta, a ogni modo, la più divinizzata, nelle sue varie ipostasi e declinazioni, da Gaia a Demetra, da Afrodite a Era. Ed è esattamente questa specificità biologica femminile che ha prodotto una specie di complesso di inferiorità nell’uomo che sembra doversi leggere dietro i miti di partenogenesi maschile, nel tentativo di eliminare la donna dallo scenario culturale umano, cercando di privarla anche di quella capacità che l’uomo non ha e di cui vuole appunto appropriarsi. Ma questo non poteva essere: e dalla partenogenesi di Zeus nasce Atena, una dea.

 

IL MITO CI RACCONTA DI NOI

Il mito ci racconta tutto di noi, di come si siano strutturate le gerarchie dei sessi e si siano naturalizzate quelle disuguaglianze che ancora determinano rapporti di dominazione e violenza che le donne subiscono da sempre, da quando di loro si innamoravano gli dei.

 

GLI DEI E LA VIOLENZA SULLE DONNE

Gli Dei quando amano, si prendono quello che vogliono! Per soddisfare un impulso sessuale un dio ingannava, rapiva, stuprava. Zeus il più infedele dei mariti, il più insaziabile degli amanti, è un dio che sceglie il «travestimento» per avere le donne mortali che seduce, insegue, possiede e poi abbandona. Si traveste per ingannare la preda e sfuggire all’ira della moglie tradita: cigno, toro, aquila ma Zeus è anche capace di assumere l’aspetto di un uomo, come Anfitrione, per entrare nel suo letto ed unirsi alla moglie Alcmèna, prendendosi l’amore che questa aveva riservato al marito. Ma il mito ci racconta che gli dei sanno pure estorcere con la violenza e non solo con l’inganno, l’amore e il piacere che gli vengono negati: Zeus rapisce e stupra Europa, Latona, Elettra, con la forza afferra Ganimede, seppellisce viva Elara e divora, ingoiandola, Metis quando questa minaccia di spodestarlo col figlio che porta in grembo.

In nome di quell’amore che ancora oggi umilia, oltraggia e offende la dignità della donna gli dei punivano chi non voleva sottomettersi al loro volere: Cassandra e Coronide subiranno la vendetta del dio che non hanno accontentato, Demetra e Dafne devono rinunciare a vivere nel proprio corpo di donna per sfuggire agli attacchi predatori che le tormentano.

 

LA RIVALUTAZIONE DELLA DONNA

Ma i Greci sanno indicarci anche la via d’uscita dalla violenza, dal Male. Nella tragedia la figura femminile arrivava a prendersi tutto lo spazio che le veniva negato nella realtà e nella vita in cui era condannata alla subordinazione e al silenzio. Nel teatro greco le donne sono titani che sfidano l’autorità e l’uomo: Antigone, Medea, Clitennestra emergono eroine statuarie nel loro dolore, nella risolutezza dei loro sentimenti con cui spaventano chi ancora oggi si sente minacciato dalla Bellezza, dalla forza, dal talento delle donne libere che devono rivendicare libertà e parità e affrancarsi da quella soggezione in cui l’uomo e la Storia l’hanno obbligata a essere vittime di quell’amore che non ama ma offende e uccide.

 

TRILOGIA DONNE E MITO

CALENDARIO

24 OTTOBRE 2023 ore 10.30 SALA MONTANARI, via dei Bersaglieri – VARESE

INCONTRO CON IL MITO

Un incontro indirizzato ai giovani studenti dei licei del territorio

Saranno presenti alcuni professori ed esponenti di rilievo del mondo greco Ingresso gratuito

 

26 OTTOBRE 2023 ore 21.00 TEATRO NUOVO, viale dei Mille – VARESE

CASSANDRA

Da uno studio su Eschilo, Christa Wolf e Wisława Szymborska

con: Silvia Priori Ancella: Arianna Rolandi

Musiche e testo canzoni: Marcello Franzoso Scene: Luigi Bello

Costumi: Maria Barbara De Marco Light Design: Lorenz Ronchi

Testo e regia: Silvia Priori

 

21 MARZO 2024 ore 21.00 TEATRO NUOVO, viale dei Mille – VARESE

ELENA DI SPARTA

Da uno studio su “ELENA” di Omero, Euripide, Ritsos

Di e con Silvia Priori Ballerina: Selene Franceschini

Regia di Silvia Priori e Renata Coluccini Collaborazione alla regia: Roberto Gerbolès

Musiche: Marcello Franzoso – Testi canzoni: Alberto Casanova Scene: Luigi Bello

Costumi: Primavera Ferrari e Sartoria Bianchi – Milano Light Design: Lorenz Ronchi

 

27 MARZO 2025 ore 21.00 TEATRO NUOVO, viale dei Mille – VARESE

ANTIGONE

Da uno studio su Sofocle e Ritsos

Con Silvia Priori

Ballerina: Selene Franceschini Testo e regia di Silvia Priori

Musiche e testo canzoni: Marcello Franzoso Scene: Luigi Bello

Costumi: Barbara De Marco Light Design: Lorenz Ronchi

 

INCONTRO CON IL MITO

Saranno organizzati tre incontri, qualche giorno prima di ogni spettacolo, indirizzato ai giovani studenti dei licei del territorio. Inviteremo alcuni professori ed esponenti di rilievo del mondo greco

 

LECTIO MAGISTRALIS

Inoltre gli spettacoli saranno preceduti da una breve Lectio Magistralis tenuta dai docenti

dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese: Paola Biavaschi, Giulio Facchetti, Mario Iodice.

 

INGRESSO AGLI SPETTACOLI

Ingresso: € 15,00 intero

€ 6,00 ridotto (under 20 e over 65 anni)

INFORMAZIONI

Teatro Blu – Centro di Sperimentazione Teatrale Via Monico, 16 – 21031 Cadegliano (Va)

Tel/Fax (+39)0332 590 592 cell. 345 5828597

www.teatroblu.it – info@teatroblu.it – www.terraelaghifestival.com

 

La Redazione

Pubblicato il 09/10/2023

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