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  • I giovedì d’arte della GASC di Villa Clerici
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    I giovedì d’arte della GASC di Villa Clerici

    Milano – Il museo di Villa Clerici è chiuso in questo periodo di limitazioni per il Coronavirus, ma i servizi educativi della GASC Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei continuano e danno appuntamento ai bambini ogni giovedì con video e tutorial ludici da svolgere in famigli alla scoperta delle tecniche d’arte delle opere di grandi artisti, conservate nelle sale del piano rialzato della magnifica Villa Clerici.
     
    Questa settimana è la volta dell’artista Valentino Vago e del suo dipinto Una luce dall’Infinito. Una linea gialla in cielo azzurro richiama la luce divina.
     
    Per reinterpretare l’opera occorrono semplici materiali e prestare attenzione al video messo a disposizione dal GASC cliccando qui. 
    Ogni attività é pubblicata e condivisibile sui social della galleria con hashtag dedicati tra i quali #giovedìEduGASC, #GASCreando, #museichiusimuseiaperti, #iorestoacasa.
    Una volta pronta l’opera realizzata a casa, i bambini non si devono dimenticare di condividerla attraverso canali social. Sarà apprezzata da molte persone!
     
    Villa Clerici sorge a Milano in un luogo molto edificato dove non ci si aspetta di trovare una villa di delizie. La famiglia Clerici fece costruire la villa tra il 1722-1733 in un momento economicamente propizio e di grande ascesa sociale.
    Si deve ad Antonio Giorgio Clerici (1715-1768) l’ampliamento e l’abbellimento di Villa Clerici, che fu ribattezzata “Villa di delizie in terra di Niguarda”.
    Dopo aver conosciuto molteplici proprietari, dal 1938 Villa Clerici è di proprietà dell’Immobiliare Due Febbraio Srl, che si occupa della gestione e della valorizzazione del complesso.
    Nelle sale del piano rialzato è allestita dal 1955 la GASC, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, voluta da Dandolo Bellini.
     
    Oggi Villa Clerici rappresenta un polo di alta formazione e divulgazione musicale, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare giovani talenti ed educare all’ascolto dell’arte dei suoni un pubblico differenziato.
    Inoltre, in sinergia con la GASC, si propone di diventare un centro riconosciuto per la valorizzazione dell’arte contemporanea.
     
    Villa Clerici quartiere Niguarda di Milano via Giovanni Terruggia, 8/14, 20162 Milano MI- Tel. 02 647 0066 – www.villaclerici.it
     
    La Redazione
    Pubblicato il  15/04/2020
     
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  • Villa Arconati e i tesori dell’Ottocento
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    Villa Arconati e i tesori dell’Ottocento

    Bollate (MI) – Questa settimana l’appuntamento con i tesori di villa Arconati ci riporta ad un secolo spesso dimenticato: l’Ottocento.
    Così in attesa che si possa nuovamente essere accolti nella piccola Versailles milanese scopriamo insieme quali segreti conserva la Villa dopo il declino della dinastia degli Arconati a fine Settecento. 
     
    L’Ottocento è il secolo forse più dimenticato quando si parla della Villa, perché si ha la tendenza a pensare che con la fine degli Arconati anche il Castellazzo abbia iniziato a finire.
     
    Ma perché si pensa questo?
    Innanzi tutto, bisogna essere realisti nel dire che se nessuno si fosse preso cura del Castellazzo da fine Settecento ad oggi, di questo piccolo borgo antico non sarebbe rimasto nulla!
    Si deve, poi, comprendere come la storia sia fatta di periodi in cui ha prevalso la grandeur e l’ostentazione – che sono andate di pari passo con l’importanza che l’aristocrazia aveva a livello sociale – e altri secoli in cui hanno prevalso altri canoni estetici.
    Quindi, anche nella Villa convivono ambienti ricchissimi di fascino nella loro opulenza, come la Sala di Fetonte, con altri ambienti che rivelano la loro bellezza in modo più “discreto”.
     

    Nella prima metà dell’Ottocento i proprietari del Castellazzo erano i Fratelli Carlo Ignazio e Antonio Busca. Quest’ultimo in particolare si occupò di far realizzare imponenti lavori di restauro all’interno del Palazzo, del Giardino e del Borgo, dove ancora oggi è possibile vedere la sua impronta stilistica.
    Grandi appassionati di arte, i Fratelli Busca arricchirono le collezioni della Villa con alcuni pezzi molto pregiati, tra i quali opere di statuaria degli artisti contemporanei Ignazio Villa e Pompeo Marchesi. Di quest’ultimo si annoverava nella Sala Museo addirittura una copia in marmo della celebre Ebe di Canova.
     
    Uno dei più importanti pittori della prima metà dell’Ottocento, insieme a Francesco Hayez e Giuseppe Bezzuoli, era “di casa” presso i Marchesi Busca. Stiamo parlando di Francesco Podesti.
    Podesti, nato ad Ancona nel 1800, è stato uno dei massimi esponenti del romanticismo storico nonché l’ultimo esponente della “pittura di storia”.
     
    Le sue spiccate doti artistiche gli permisero di frequentare già in giovane età, grazie ad una borsa di studio elargitagli dalla sua città, l’Accademia di San Luca a Roma. Canova fu come un padre per lui e lo aiutò nei momenti di difficoltà anche economica.
    Nella sua formazione artistica, dal 1825 intraprese una serie di viaggi a Firenze, Pisa, Bologna, Parma, Venezia e Milano. Qui incontrò i marchesi Busca, per i quali realizzò quello che è considerato ancora oggi uno dei suoi capolavori: il doppio Ritratto di Carlo Ignazio e Antonio Busca.
     
    Podesti divenne uno dei pittori preferiti della Casa Busca, tanto da realizzare diverse opere nelle residenze dei marchesi. Nel palazzo di Milano, oggi conosciuto come Palazzo Serbelloni su Corso di Porta Venezia, egli realizzò tre affreschi: le Storie di Psiche, la Danza delle Ore e la Nascita di Venere, entrambi purtroppo distrutti dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
    Nei suoi diari, il pittore cita il fatto di essere stato ospite diverse volte nella Villa di Castellazzo e di avere lasciato alcuni «scherzi su muro» nel corso della sua permanenza.
    Quelli che Podesti definisce “scherzi” sono delle bellissime opere dipinte a secco su muro che ancora oggi possiamo ammirare nel palazzo!
     
    Si tratta di quattro splendidi Continua a leggere

  • Appuntamento con i tesori di Villa Arconati
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    Appuntamento con i tesori di Villa Arconati

    Bollate (MI) – Eccoci di nuovo alla scoperta dei tesori di Villa Arconati- FAR e come già fatto negli appuntamenti delle scorse settimane, entriamo virtualmente nella Villa, in attesa che si possano aprire di nuovo i portoni, per venire a conoscenza di un’altra meraviglia custodita nella piccola Versailles milanese: la Sala della Caccia
    Questa bellissima sala è uno dei tesori ancora poco conosciuti di Villa Arconati-FAR, poiché è stata aperta per la prima volta al pubblico solo nel 2019 in occasione della mostra sul Codice Atlantico di Leonardo.
    L’unica sala veramente dedicata agli uomini tra le settanta del palazzo, poiché si trattava con ogni probabilità di un salotto da giorno e da sera utilizzato come fumoir.
    La sala ha un’altra particolarità: è l’unica ad avere due camini.
    I camini non sono certo uno degli elementi più presenti alla Villa, dopotutto ci troviamo in una residenza “di delizia” utilizzata prevalentemente in estate. Ma anche nella prima parte dell’autunno, per la stagione della caccia, appunto!  
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    La caccia era uno dei passatempi prediletti dell’aristocrazia, che tuttavia non doveva fare “troppa fatica” nel divertirsi. Per questa ragione, ma non solo, nella tenuta degli Arconati era presente il Serraglio dei Cervi, nel quale gli animali venivano allevati. Questo non solo per le battute di caccia, ovviamente, ma anche e soprattutto per il fabbisogno alimentare dei Signori.
    In una lettera del 13 giugno 1765 un emissario della Casa Arconati si lamenta con il Fattore di Castellazzo, poiché le cerve della tenuta non vogliono allattare i loro cuccioli e questo fatto è molto grave, poiché il rischio è che in poco tempo il serraglio «sarà vuoto»; viene dunque ingiunto al custode del Serraglio di avere particolare cura verso i cuccioli appena nati, dando loro tutto il latte di vacca necessario al loro sostentamento.
     
    La sala fu realizzata probabilmente ad inizio Settecento per volontà del conte Giuseppe Maria Arconati, definito antiquitatis illustrator per la sua grande passione per l’arte classica. L’elegante decorazione è realizzata con finissimi stucchi e dorature, che raffigurano grifoni, piccoli putti che giocano con uccellini e scene di caccia legate alla dea Diana.
    Completano la decorazione i bellissimi dipinti di Angelo Maria Crivelli, detto il Crivellone, che ad oggi sono l’unica testimonianza della vastissima collezione di dipinti su tela della Famiglia Arconati.
    I dodici dipinti furono realizzati appositamente per la sala e si integrano perfettamente con il resto della decorazione: i colori scuri dei dipinti contrastano con il chiarore degli stucchi, e proprio questo contrasto focalizza ancor di più l’attenzione dell’Ospite sui particolari delle scene di caccia.
    Dei dodici dipinti, i quattro principali raffigurano quattro particolari scene di caccia: la caccia al toro, la caccia all’orso, la caccia al cinghiale e la caccia leone. Quest’ultima tela ha una particolarità: sul collare del cane protagonista della scena si trova la scritta “Arconati”, quale omaggio dell’artista alla famiglia committente del dipinto.  
    Le tele sono firmate e datate 1705.
    Altri otto dipinti di più modeste dimensioni completano la decorazione della sala: quattro ovali raffiguranti pesci e quattro rettangolari raffiguranti pollami.
    Dopo le vendite all’asta della collezione Arconati, effettuata per conto della precedente proprietà, negli anni ’90 del Novecento, nella sala erano rimaste solo le quattro grandi scene di caccia, che hanno subito un tentativo di furto nei primi anni 2000. Fortunatamente sono state tempestivamente ritrovate al confine con la Svizzera e riportate al loro posto.
    Degli altri Continua a leggere

  • La Sala di Fetonte: un altro tesoro di Villa Arconati
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    La Sala di Fetonte: un altro tesoro di Villa Arconati

    Bollate (MI) – In attesa di poter nuovamente ammirare con i nostri occhi le bellezze che racchiude Villa Arconati-FAR, la piccola Versailles milanese, scopriamo un altro tesoro che in molti non conoscono, ma che è considerato il fiore all’occhiello della Villa: la Sala di Fetonte
    Si tratta della sala più spettacolare, che nessuno si aspetta di trovare, pur essendo Villa Arconati una reggia. Ed è proprio quello che volle suscitare Giuseppe Arconati quando la fece realizzare nel Settecento: scoprire l’ammirazione e lo stupore negli occhi dei suoi ospiti.
    IL SALONE DEI RICEVIMENTI
    La sala si trova in posizione strategica, al piano nobile della Villa, appena saliti dallo Scalone d’onore e funge da collegamento tra le diverse ali del palazzo.
    La sua decorazione imponente ha fatto ipotizzare che qui si ospitassero banchetti e feste per le personalità più illustri in visita, tuttavia non abbiamo finora ritrovato alcun documento che attesti questo tipo di utilizzo della sala, anche se lo riteniamo assolutamente plausibile.
    La realizzazione di una sala (o salone) riccamente decorato e quindi “da parata” era d’uso nelle residenze nobiliari dell’epoca, in quanto serviva appositamente per l’autocelebrazione del proprio casato.
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    IL MITO DI FETONTE
    L’amore per l’arte classica è stato vivo negli Arconati fin dal Seicento, così come del resto era d’uso nel Settecento decorare i saloni delle proprie residenze con scene tratte dai miti classici.
    Il mito di Fetonte è narrato nelle Metamorfosi di Ovidio e di certo all’epoca era molto conosciuto, quindi immediatamente riconoscibile, dagli Ospiti in visita della regia villa Arconati.
    Il mito narra la storia del giovane Fetonte, presuntuoso figlio del dio del Sole, Apollo, che per dimostrare a tutti di essere figlio di una divinità dell’Olimpo, chiede al padre per un giorno di essere lui a condurre il carro del Sole nella sua corsa celeste all’interno della giornata.
    Il padre, seppur molto preoccupato per la folle richiesta del figlio, acconsente a fargli guidare il carro, dopo molte raccomandazioni circa la pericolosità dell’atto.
    Nella sua presunzione, Fetonte sale sul carro e corre verso la volta celeste, dove viene spaventato a morte dalle terribili costellazioni. Terrorizzato dall’altitudine vertiginosa del cielo, lo sciagurato cerca di portare il carro verso il basso, ma la Terra comincia ad inaridirsi per la vicinanza del calore del Sole, divampano terribili incendi, tanto che la Madre Terra si rivolge a Zeus per chiedere aiuto.
    Il padre degli dei, quindi, si vede costretto ad intervenire per arrestare la distruzione messa in atto dalla scelleratezza di Fetonte: scaglia un fulmine contro il carro del Sole.
    Fetonte precipita e muore miseramente.
    Il mito di Fetonte non è certo un racconto a lieto fine!
    Che stranezza scegliere un mito così amaro, dal finale tanto triste, per il salone che doveva autocelebrare la grandezza della Famiglia Arconati…
    Stranezza, o forse no!
    La scelta di questo mito non è affatto casuale, come niente del resto lo è nella nostra piccola Versailles: scegliendo un mito che stigmatizza il peccato capitale della Superbia, gli Arconati mirano ad affermare ancora con più forza la propria Nobiltà.
    Il loro messaggio per gli Ospiti appare chiaro, specialmente per coloro che entrando nella preziosa Villa degli Arconati potevano pensare che ciò che vi si trovava fosse una mera ostentazione: gli Arconati sono consapevoli che chi è superbo, ovvero dimostra con la propria esistenza di essere differente da ciò che mostra di sé (una nobiltà falsa, posticcia, solo esteriore), al Continua a leggere

  • Il Castello Visconteo di Legnano 
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    Il Castello Visconteo di Legnano 

    Il Territorio Legnano (MI) – Il Castello Visconteo di Legnano si affaccia su viale Toselli fra il Parco Castello e la grande area di piazza Primo Maggio nota per il tradizionale Luna Park che ogni anno in occasione della Fiera dei Morti illumina le grigie giornate di novembre.
    Si tratta di un’antica fortificazione militare di epoca medievale costruita su un’isoletta che forma il fiume Olona lungo il suo percorso.
     
    La città di Legnano ebbe infatti una funzione strategica poiché si trovava in una posizione interessante lungo la via di comunicazione che collegava l’antica Milano con il lago Maggiore. L’attuale statale del Sempione occupa infatti l’antica strada percorsa in epoca romana e medievale per collegare l’antica Mediolanum al Verbano. La fortificazione di Legnano poteva così impedire un facile accesso dei nemici al capoluogo milanese.
     
    Le origini del Castello di Legnano sono legate ad un antico monastero che includeva anche la chiesetta di San Giorgio per poi passare nelle proprietà delle nobili famiglie dei Della Torre, che ne fecero una vera e propria fortezza costruendo anche l’antica torre risalente al 1231 e attualmente visibile; dei Visconti che lo inserirono nelle loro numerose proprietà immobiliari che circondavano Milano, a scopi militari e residenziali; dei Lampugnani che ne fecero una dimora fortificata attraverso la costruzione di torri, mura, fossati e ponte levatoio.
     
    A fine ‘700 la struttura fu acquistata dalla famiglia Cornaggia, decisa a farne inizialmente la residenza durante gli afosi giorni estivi per poi non utilizzarla più neppure nella stagione calda.
    Fu allora che il Castello di Legnano fu spogliato di tutte le sue opere d’arte, del mobilio di pregio degli antichi camini e lasciato in stato di abbandono. Furono mezzadri e contadini ad occupare le antiche sale senza occuparsi della manutenzione dell’intera struttura, ma addirittura creando pareti divisorie nei locali più ampi.
    Negli anni ’60 il Comune di Legnano iniziò una lunga trattativa con gli eredi Cornaggia per la proprietà del Castello che si concluse nel 1973 con l’acquisizione del Castello, del mulino e di duecento quaranta mila metri quadrati di terreno.
     
    Dopo una serie di ristrutturazioni, oggi il Castello di Legnano è sede espositiva e offre anche spazio al collegio dei capitani e delle contrade, ossia l’organismo incaricato di coordinare le attività delle contrade di Legnano in funzione della grande rievocazione storica del Palio di Legnano.
    A giugno poi il Castello di Legnano ritorna alle sue origini attraverso l’evento Castello in Festa che attraverso un ricco programma di spettacoli, mostre, esibizioni, bancarelle di artigiani rievoca l’ambiente e la vita nel Medioevo.
    La Redazione
    Pubblicato il 10/10/2019
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  • Il Borgo dei Balocchi
    Il Borgo dei Balocchi

    Castiglione Olona (VA) –  Il Comune organizza per domenica 10 giugno 2018, in collaborazione con i Gruppi e le Associazioni Locali, la 6a edizione de “IL BORGO DEI BALOCCHI”, un evento nato con l’idea di riscoprire, tramite i giochi d’altri tempi, i valori, la cultura e le tradizioni di una volta.
    La manifestazione, anche quest’anno curata dall’Assessorato ai Servizi Sociali, prenderà il via dalle ore 15.00 fino alle ore 20.00 ed accoglierà i bambini e le famiglie all’interno dei cortili, delle piazzette e negli angoli più caratteristici del Borgo Antico, ci saranno laboratori didattici, attività ludiche, aeromodellismo, giochi, baratti, letture, truccabimbi e la consueta animazione degli spettacoli di giocoleria e danza.
    La partecipazione agli eventi è ad ingresso libero, durante la giornata saranno presenti golosi punti ristoro.
    La Redazione
    Pubblicato il 07/06/2018
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  • Michelangelo alla Cripta
    Michelangelo alla Cripta

    Milano Michelangelo alla Cripta di San Sepolcro dal 11 maggio al 15 settembre 2018. Nella Cripta di San Sepolcro, in uno dei luoghi più suggestivi di Milano, è stata installata una creazione del grande regista Michelangelo Antonioni dedicata al Mosè di Michelangelo Buonarroti, conservato in San Pietro in Vincoli a Roma. La grande opera è inoltre accompagnata da bellissime immagini fotografiche del fotografo Aurelio Amendola. La Cripta di San Sepolcro è uno dei luoghi più ricchi di spiritualità della città di Milano. 
    Dalla sua riapertura nel 2016 è stata visitata da oltre  70.000 persone. Sarà proprio in questi ambienti che i visitatori potranno godere del capolavoro Lo sguardo di Michelangelo, un cortometraggio di 15 minuti, realizzato dal regista ferrarese Michelangelo Antonioni nel 2004, tre anni prima della sua scomparsa. Il filmato racconta la straordinaria esperienza dell’incontro del protagonista, il regista Michelangelo Antonioni, con l’opera d’arte il Mosè di Michelangelo Buonarroti conservato nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma . Lo sguardo di cui si parla nel titolo è quello del regista che entra nella penombra della chiesa, si arresta e rimane immobile, quasi sopraffatto quando si trova di fronte al capolavoro di Michelangelo Buonarroti, ne scruta i particolari e si sofferma sull’espressione del Mosè. Il Mosè sembra un marmo che parla, capace di trasmettere all’osservatore tutta la bellezza che il suo autore ha saputo regalargli. In questa visita il regista Michelangelo Antonioni sembra entrare in simbiosi con il Mosè, muovendo delicatamente il braccio fino a sfiorarlo con la mano per coglierne lo spirito. L’uscita del regista dalla porta della chiesa, accompagnato da un misterioso coro di Pierluigi da Palestrina, fa ritornare l’autore del documentario verso la luce del sole che penetra dall’esterno.
    Si tratta di una straordinaria esperienza che fa sentire il visitatore protagonista, che in quella atmosfera, in quel luogo millenario, sotto la frenetica città di Milano, coglie inevitabilmente il confronto tra la caducità umana e l’eternità dell’arte.
    L’iniziativa è curata da Giuseppe Frangi, prodotta da MilanoCard e Casa Testori, promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, col patrocinio dell’Associazione Michelangelo Antonioni e la sponsorizzazione di Analysis.
    QUANDO 11 maggio – 15 settembre 2018
    DOVE Milano, Cripta di San Sepolcro (ingresso piazza Santo Sepolcro, lato destro della Chiesa)
    ORARI tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 22.00. Le visite hanno inizio ogni ora.
    BIGLIETTI intero 10€ gratuito: bambini accompagnati Il 50% del ricavato viene destinato agli interventi di conservazione della Cripta.
    Speciale offerta per le scuole: ingresso €190 (fino ad un massimo di 25 persone) con guida in orario mattutino.
    EVENTI COLLATERALI Visita guidata in notturna, in collaborazione con Neiade: tutti i weekend alle ore 22.00. Ingresso + visita 21€. Visita con regista, in collaborazione con Neiade: tutti i Sabati di Giugno alle ore 22.00. Ingresso + visita 24,50€.
    Prenotazioni online: www.criptasansepolcromilano.it/michelangelo
    Informazioni: cripta@milanocard.it | www.criptasansepolcromilano.it/michelangelo
    La Redazione
    Pubblicato il 09/05/2018
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  • Sagra della Zucca al Castello
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    Sagra della Zucca al Castello

    La Pro Loco Fagnano Olona organizza la ventiduesima edizione della Sagra della Zucca domenica 15 ottobre 2017, in Piazza Cavour dalle ore 10 alle ore 18, con il patrocinio del Comune di Fagnano Olona. Come da tradizione, sugli stand allestiti per l’occasione saranno esposte numerose qualità differenti di zucche, coltivate anche da agricoltori locali. A disposizione dei visitatori anche diverse qualità pregiate delle mele di Cavour, che unitamente alle caldarroste fumanti, a gustose frittelle di mela, alla polenta con i Bruscitt o con il gorgonzola, pan tramvai (con uvetta), Veneziane e dolci a base di zucca e altri prodotti tipici della stagione autunnale.
    Un Mercatino di hobbistica, per l’intera giornata, con esposizione di oggettistica, riempirà Piazza Cavour e gli spazi adiacenti. E’ ancora possibile iscriversi per esporre, inviando un’email all’indirizzo presidente@proloco-fagnanoolona.org.
    Il triportico del Castello Visconteo si trasformerà per un giorno in una biblioteca grazie all’iniziativa “Un libro per un libro“, promossa da alcuni soci Pro Loco, in cui sarà possibile scambiare un libro in buone condizioni con un altro volume in cambio, ma anche solamente curiosare tra i tanti libri messi a disposizione.
    L’organizzazione ha pensato anche ai bambini, ai quali sarà dedicato uno stand di Truccabimbi e intrattenimento con laboratori didattici a tema, in cui i bambimi potranno dare sfogo alla fantasia.
    I volontari della Pro Loco organizzano una visita guidata del Castello Visconteo, alle ore 10, e per i partecipanti vi sarà la possibilità di fare “Colazione al Castello“. (Per organizzare al meglio la colazione, è richiesta la prenotazione, inviando un’email all’indirizzo presidente@proloco-fagnanoolona.org ).
    Alle ore 17 uno dei momenti più attesi dell’intera rassegna, ovvero la Maxi Risottata che – come da tradizione ventennale – vedrà la distribuzione di quasi mille porzioni di gustoso risotto, preparato sotto gli occhi di tanti curiosi con oltre 60 Kg di riso, accompagnato ovviamente dalla zucca, da 20 Kg di luganiga tagliata a pezzetti e da polvere di amaretti.
    Il ricavato dalla Risottata quest’anno sarà devoluto a favore della ricerca promossa dal progetto Telethon.
    Nel pomeriggio, in Piazza Cavour, si avrà la possibilità di assistere a esibizioni coreografiche di danza e Cheerleading con il gruppo “Black Falcons Cheer“, l’esibizione di danza dell’associazione “Motiv-Azione”, a cui seguirà la Sfilata “Moda e gioielli” a cura della Gioielleria Patrizia Colombo, per terminare con una esibizione di danza del ventre.
    Una serie di attività pensate per ogni fascia d’età, nel rispetto della sicurezza per i partecipanti grazie alla chiusura del traffico veicolare di Piazza Cavour, di via Volta e di parte di via Roma e di Piazza XX Settembre.
    GLI APPUNTAMENTI CON LA SOLIDARIETA’ INIZIANO GIA’ DA SABATO ALLE H. 21 CON “UNA GOCCIA NELL’OCEANO”.
    Nelle serate a partire da Sabato 14 Ottobre Concerto meditazione “Una goccia nell’oceano” all’interno del ciclo di concerti in valle promossi e organizzati da Telethon e dalle associazioni Avis e Aido di Fagnano.
    Il doppio appuntamento musicale e solidale si svolgerà nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Fornaci (Via Dante Alighieri) nelle serate del 14 e 15 ottobre 2017 con inizio alle ore 21. Un accostamento di suoni e immagini sui temi del dono, della vita e della testimonianza preparato dal Coro Giovani “Madonna della Selva” della Comunità Pastorale di Fagnano Olona.
    Sabato 14 OTTOBRE, ore 21:00
    Chiesa S.MARIA ASSUNTA ALLE FORNACI
    Coro Gospel JOYFUL SINGERS
    Dirige il M° Davide Bontempo
    Domenica 15 OTTOBRE, ore 21:00
    Chiesa S.MARIA ASSUNTA ALLE FORNACI
    Coro Giovani MADONNA DELLA SELVA
    Dirige il M° Michele Zanella
    Eventi organizzati con il supporto di Fondazione Telethon, UILDM, Aido, Avis, Associazione Culturale Musikademia, Feder Gospel Choirs, Pro Loco Fagnano Olona e Comune di Fagnano Olona.
    Comunicato stampa
    La Redazione
    Pubblicato il 10/10/2017
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  • Navigando il Panperduto
    Navigando il Panperduto

    Gioiello d’idraulica industriale, il Panperduto rappresenta un grande patrimonio culturale, storico, ambientale del territorio. Dal 2016 le attività culturali e turistiche, unitamente all’ospitalità dell’ostello e alla valorizzazione dei prodotti gastronomici del territorio proposti dalla caffetteria del Panperduto, sono affidate alla gestione della Cooperativa Ester Produzioni. 
    Arrivando presso la diga in Via Lungo il Canale Villoresi, 4 a Somma Lombardo (VA),
    a partire dal 24 settembre 2017 sarà possibile visitare il sito direttamente dall’acqua, navigando con l’imbarcazione Verdi dell’armatore consorzio Navigare l’Adda che condivide la proprietà con Autostradale srl, gestori della navigazione sul Naviglio Grande. L’imbarcazione è coperta e riscaldata, può ospitare al massimo 55 passeggeri.
    Il progetto sperimentale di navigazione è reso possibile grazie al Consorzio Navigare l’Adda, al Consorzio ET Villoresi, a Navigli Lombardi in collaborazione con Ester Produzioni. Questa iniziativa “Navigando il Panperduto” diventa uno strumento per la conoscenza dei territori dove l’elemento acqua, risorsa essenziale per lo sviluppo, ha segnato l’evoluzione storica e oggi può dare nuova linfa al turismo culturale.
    La barca, oggi come ieri, costituisce infatti, oltre che uno mezzo per trasportare uomini e merci, anche un veicolo d’esplorazione, scoperta e divertimento.
    Al momento, saranno due gli itinerari di visita e navigazione previsti al Panperduto, oltre ad una proposta di aperitivo al tramonto.

    IL PAESAGGIO DEL PANPERDUTO
    BARCA + GUIDA: tour di 50 minuti circa. Ogni domenica alle ore 14.15
    Giungendo in questo luogo si rimane incantati dal paesaggio: l’acqua è la protagonista assoluta, se ne percepisce la maestosità e la potenza; lo sguardo viene attratto dalla complessità dei percorsi da essa compiuti fra l’ambiente fluviale e le opere di derivazione e canalizzazione. Durante questo tour in barca, vi accompagneremo alla scoperta della diga del Panperduto, dell’Opera di Presa e tutto il complesso sistema idrico che qui si sviluppa, dall’inizio della sua storia ai giorni nostri, dove ancora oggi ricopre un ruolo fondamentale sia nell’economia che nella cultura del territorio.
    Programma:
    Ore 14.15 Imbarco davanti all’ostello. Concata, navigazione sul fiume Ticino fino a Porto della Torre. Concata del Panperduto e navigazione in bacino. Sbarco davanti all’ostello. Costo al pubblico 10,00 € cad. I bambini dai 5 ai 10 anni pagano 5,00 €
    Per i bambini sotto i 4 anni gratuito.

    TOUR COMPLETO DEL PANPERDUTO
    BARCA + GUIDA + MUSEO: tour di 90 minuti circa. Ogni domenica alle ore 15.20
    Gioiello d’idraulica industriale, il Panperduto rappresenta un grande patrimonio culturale, storico, ambientale del territorio. Durante questo tour in barca sarà possibile visitare tutto il Panperduto, navigare sul Fiume Ticino fino allo sbarramento di Porto della Torre, comprendere il complesso sistema idrico della Diga e dell’Opera di Presa del Panperduto, fino al Museo delle Acque Italo Svizzere, dove una grande mappa del territorio illustra l’origine, la storia e la complessità strutturale e funzionale del bacino idraulico italo-svizzero del Ticino. Il Giardino dei Giochi d’Acqua (visitabile fino alla stagione autunnale) completa l’esperienza di visita di tutto il complesso del Panperduto e racconta come è possibile sfruttare la fisica dell’acqua.
    Programma:
    Ore 15.20 Imbarco davanti all’ostello. Concata, navigazione sul fiume Ticino fino a Porto della Torre. Concata del Panperduto e navigazione in bacino. Sbarco davanti al Museo delle Acque Italo Svizzere, visita al Museo e al Giardino dei Giochi d’Acqua. Visita alla diga e all’opera di presa, rientro a piedi all’ostello.
    Costo al pubblico 15,00 € cad. I bambini dai 5 ai 10 anni pagano 8,00 € (ogni bambino deve essere accompagnato da 1 adulto). Per i bambini sotto i 4 anni gratuito.
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  • Ferragosto esplosivo
    Ferragosto esplosivo

    Fondazione Augusto Rancilio, dedica a tutti coloro che passano questo caldo agosto in città una APERTURA STRAORDINARIA di Villa Arconati  di Castellazzo di Bollate (MI) il giorno di Ferragosto dalle 10.30 alle 18.30 (ultimo accesso alle 17.30) E alle 18.15 a conclusione della giornata di festa, verrà sparato un colpo di cannone da uno dei cannoni ottocenteschi appartenuti al Marchese Antonio Busca e ancora splendidamente conservati. Un modo davvero unico per festeggiare l’estate!
    Ma non è finita qui … Villa Arconati è anche:
    – Natura: un giardino monumentale di 12 ettari con sculture classiche, freschi bersò, panchine di pietra e il vezzoso parterre alla francese sono interamente visitabili in autonomia nell’arco dell’intera giornata
    – Visite guidate: la storia che ha reso unico il fascino di questo luogo alla scoperta del Piano Nobile, tra stucchi, dorature, pitture strabilianti e stanze che ancora oggi dimostrano il gusto per il lusso elegante del Settecento
    Visite guidate garantite alle ore 11.00 – 14.30 – 16.00 – 17.30 (senza prenotazione)
    – Mostre: la collezione d’arte contemporanea di Kiron Espace viene valorizzata nella nuova ala aperta al piano terra con la mostra Presenza, un dialogo tra passato presente e futuro
    – Toc Toc Lab: un modo unico, semplice e divertente per grandi e piccini di tutte le età (da 0 a 99 anni) di conoscere la storia della villa attraverso tutti i sensi
    – InFuoriPoint: il punto verde allestito nella Limonaia per conoscere tutti i segreti del Giardino
    – BarOcco: il delizioso punto ristoro offrirà ai visitatori bevande dissetanti, freschissimi sandwiches, caffè equo e solidale per uno spuntino, un pic-nic da consumare nel parco o una merenda degna dei palati più raffinati
    – Bookshop FAR: tanti oggetti unici, realizzati in collaborazione con le realtà artigianali del territorio, per portarsi a casa un “pezzetto” della storia di Villa Arconati-FAR.
    Fondazione Augusto Rancilio ha avviato una collaborazione con La Grufa Ceramiche e Fabbrica dei Segni – due realtà artigianali e sociali – per la realizzazione degli oggetti del merchandising FAR proprio per sottolineare e promuovere la collaborazione e il senso di appartenenza al territorio in cui sorge la Villa.
    Ricordiamo che tutte le attività promosse da Fondazione Augusto Rancilio concorrono al progetto di recupero e valorizzazione della villa.
    Comunicato Stampa
    La Redazione
    Pubblicato il 12/08/2017
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  • San Lorenzo, notte dei desideri
    San Lorenzo, notte dei desideri

    In occasione della notte di San Lorenzo 10 Agosto 2017 il Fai Fondo Ambiente Italiano cerca cacciatori di stelle nei luoghi del Fai, organizza infatti, grazie al contributo del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’evento ASTRONOMI PER UNA NOTTE per osservare la volta celeste, le galassie, le costellazioni, le stelle e capire attraverso conferenze, visite guidate e laboratori didattici, argomenti affascinanti e ancora spesso avvolti nel mistero. E i luoghi del Fai diventano punti di osservazione privilegiati. Scaricando gratuitamente l’APP del Fai si potrà trovare un’audioguida al cielo stellato per conoscere meglio le costellazioni. Mi raccomando non dimenticate di esprimere i più segreti desideri!
    Ecco gli incantevoli luoghi stellati
    Monastero di Torba, Gornate Olona (Varese) ingresso giovedì 10 Agosto 2017 ore 21.00
    Villa Della Porta Bozzolo, Casalzuigno (Varese) ingresso giovedì 10 Agosto 2017 ore 21.00
    Castello di Masino, Caravino (Torino) ingresso giovedì 10 e domenica 13 Agosto 2017 ore 21.30
    Castello della Manta, Manta (Cuneo) ingresso venerdì 11 e venerdì 18 Agosto 2017 dalle 20.00 alle 23.00. Ingresso entro le 20.30 per il picnic o entro le 21.30 per la sola visita.
    Villa dei Vescovi, Luvigliano (Padova) ingresso giovedì 10 Agosto 2017 dalle ore 20.00 alle ore 24.00
    Bosco di San Francesco, Assisi (Perugia) ingresso giovedì 10 e sabato 19 Agosto 2017 ore 21.00
    Villa e Collezione Panza (Varese)  ingresso venerdì 29  Settembre 2017 ore 21.00
    Per informazioni www.fondoambiente.it
    La Redazione
    Pubblicato il 08/08/2017
     
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  • Si dice del Castello Scaligero
    Si dice del Castello Scaligero

    Il Castello Scaligero di Sirmione (BS), nato sulle rovine di un’antica fortificazione romana,  fu costruito dal Re Mastino I intorno al tredicesimo secolo per difendere il borgo e il porto di  Sirmione, città posta al confine e per cui particolarmente esposta agli attacchi nemici. Ma non è solo la sua imponente bellezza e la sua posizione, posto  su una lingua di terra che si protrae nel lago di Garda,  ad attrarre i visitatori, il castello conserva  il ricordo di una storia d’amore finita tragicamente, che rivive ancora oggi in ogni angolo della fortezza. Ebengardo e Arice sono i due giovani protagonisti di questa storia, che vivevano felice nel castello trascorrendo una vita felice innamorati uno dell’altra. Ma accadde l’irreparabile quando giunse al castello il marchese Elaberto di Feltrino, un uomo veneto,  di bell’aspetto e che ispirava una certa sicurezza. Era una notte d’inverno tempestosa e ventosa quando egli bussò alla rocca del castello per chiedere accoglienza per un giorno. Allora Ebengardo e Arice non ci pensarono due volte e accolsero il loro ospite nella loro grande dimora. Arice era una donna affascinante, gentile e aggraziata e bastarono poche attenzione della fanciulla, così come avrebbe fatto qualsiasi nobile signora  con il suo ospite, per far innamorare perdutamente Elaberto della donna. Ma peccato che non fu solo un amore platonico, durante la notte l’ospite si recò nella camera della fanciulla intendendo dar sfogo a suoi desideri. Corteggiò ripetutamente la fanciulla, ma poichè il suo cuore apparteneva solo al suo amato Ebengardo, rifiutò l’uomo e gridò dalla paura. Elaberto, accecato dall’odio per quel rifiuto estrasse il pugnale e colpì la fanciulla uccidendola. Ebengardo svegliato dalle grida corse nella stanza della sua adorata amata, ma arrivò troppo tardi,  trovando il suo ospite con il pugnale insanguinato tra le mani e Arice riversa, ormai in fin di vita, in una pozza di sangue. I due uomini duellarono a lungo finchè il disperato Ebengardo ebbe la meglio uccidendo il suo rivale. La vendetta non risanò però le ferite del suo animo dilaniato dal dolore per la perdita della sua amata, così si rifugiò nel castello e lontano dal suono della voce di Arice si consumò. ma nemmeno la morte riuscì a dar fine alle sue sofferenze. Ancora oggi qualcuno durante la visita al castello potrà intravedere Ebengardo vestito di nero, che vaga inconsolabile per non essere riuscito a salvare la sua amata.
    Il Castello Scaligero di Sirmione può essere visitato anche lunedì 14 agosto 8,30 – 19,30 ultimo ingresso 19,00 e martedì 15 agosto 8,30 – 19,30 ultimo ingresso 19,00
    La Redazione
    Pubblicato il 07/08/2017
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  • Una notte al Parco
    Una notte al Parco

    Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (Brescia), in Valle Camonica, nasce nel 2005 con l’intento di salvaguardare e proteggere il patrimonio d’arte rupestre ivi conservato. La riserva è raggiungibile dal paese di Capo di Ponte e copre un territorio posto tra i 400 e i 600 m s.l.m.  Tutta la zona è soggetta ad una particolare esposizione del sole, per cui l’area è caratterizzata da una fauna specifica di climi più caldi. Vicino agli alberi tipici della valle, è possibile ammirare alcune specie particolari come l’Opunzia Compressa, si tratta di un piccolo fico d’India che con i suoi fiori viola richiama le sfumature della roccia affiorante. Figure e segni di quest’area sono segnalati dai vari studiosi fin dagli anni trenta, ma vere e proprie ricerche iniziano solo nel 1963, successivamente il Centro Camuno inizia a concentrare gli studi sulla grande roccia 12 di Seradina I, sulla quale è possibile ammirare un centinaio di figure incise. Estremamente curate e dinamiche rappresentano scene di caccia al cervo e scene di aratura: si riconoscono duellanti, cavalieri, cervi dalle grandi corna, cani dalla bocca spalancata, eroi che fermano a mani nude serpenti e oranti con le braccia alzate, realizzate con un tratto fine e sicuro. Per apprezzare le varie tipologie di incisioni, all’interno del Parco sono presenti  5 percorsi, che faranno apprezzare al visitatore le numerose scene di aratura, le capanne, le incisioni di corni, probabilmente usati come strumenti musicali e arrivare fino a scoprire la Mappa di Bedolina, posizionata su una terrazza panoramica naturale, che farà apprezzare al visitatore l’intero paesaggio sottostante. Per raggiungere il Parco bisogna arrivare a Capo di Ponte svoltare in direzione di Pescarzo; quindi girare a sinistra seguendo sempre Ie indicazioni per Pescarzo, oltrepassare il ponte sul fiume Oglio e proseguire fino al Cimitero, dove si possono parcheggiare gli autoveicoli, e si imbocca la strada acciottolata che lo costeggia sulla sinistra. L’accesso diretto all’area di Bedolina può essere raggiunto in auto percorrendo la strada Cemmo-Pescarzo, fino al parcheggio posizionato, salendo, sulla sinistra.
    Tratto dal sito turismo vallecamonica.it
    Il Parco è aperto tutto l’anno con i seguenti orari
    orario invernale:
    (dall’1 novembre al 28 febbraio)
    10:00 – 17:00
    aperto: tutti i giorni
    ingresso gratuito
    orario estivo:
    (dall’1 marzo al 31 ottobre)
    9:00 – 18:00 (ultimo ingresso ore 17.30)
    chiuso: mai
    Se poi i vostri bambini volessero rimanere una notte a dormire tra i percorsi d’arte rupestre, il Parco propone per Sabato 12 e Domenica 13 Agosto 2017 SERADINANNA: una notte al Parco per i bambini con il seguente programma SABATO 12 agosto dalle ore 17 allestimento tende animazione per grandi e piccini cena al sacco falò notturno DOMENICA 13 agosto  sveglia e colazione per tutti, visita guidata del Parco Archeologico.
    Quota di partecipazione 5 EURO A PERSONA Sconto famiglie: dal secondo bambino 2,5 EURO A BAMBINO ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ENTRO L’11 AGOSTO ALLE 12.00
    Per maggiori informazioni rivolgersi all’agenzia turistico culturale di Capo di Ponte che ha la gestione del Parco Archeologico Comunale di Seradina e Bedolina Tel. +39 0364 42104 Fax. +39 0364 42571
    Cell. +39 334 6575628 email: agenzia.capodiponte@libero.it
    La Redazione
    Pubblicato il 01/08/2017
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  • Il Giardino delle Farfalle
    Il Giardino delle Farfalle

    Il Parco del Castello di Verde, collocato interamente ai confini del Comune di Valverde (PV), possiede un significativo valore paesistico con panorami spettacolari in un contesto territoriale che offre aspetti ambientali molto interessanti. In particolare il Giardino delle Farfalle merita di essere visitato in quanto si propone di facilitare l’osservazione delle specie presenti in questa zona al confine tra pianura ed alta collina. L’ambiente è composto da prati coltivati, radure, cespugli radi e anche bosco fitto. Allo scopo di osservare questi variopinti insetti son presenti comodi sentieri e sono stati realizzati interventi destinati a favorire la presenza delle farfalle, come per esempio una pozza d’acqua con fondo in terra per l’abbeverata e l’assunzione di sali minerali. Ma non solo, il mantenimento di zone inerbate aperte, l’introduzione di essenze locali fornitrici di nettare e la realizzazione di un muro a secco, destinato al soleggiamento, permettono al visitatore di osservare comodamente le specie presenti in volo e riposo, durante l’alimentazione, la difesa del territorio, il corteggiamento, l’accoppiamento e la deposizione delle uova. Volendo unire il desiderio di veder volare le farfalle ad un bel pic nic all’aria aperta l’occasione non manca e infatti  Domenica 30 Luglio 2017 dalle ore 11.00 la Pro Loco organizza  “Il pic nic nel Giardino delle Farfalle” per trascorrere una bella gita in allegria nel bel mezzo di un Parco Naturale. Non ci sarà neanche la preoccupazione di preparare il cestino con il pranzo, basteranno una tovaglia a quadretti e qualche cuscino per sedersi  sull’erba e si potrà mangiare e bere a sazietà. Non mancheranno gli intrattenimenti con i cani da tartufo, giochi per i bambini e musica folk da tutto il mondo. I prezzi di ingresso sono 15 euro per gli adulti e 8 euro per i bambini. Valverde si trova a 50 Km. da Pavia, facilmente raggiungibile percorrendo la provinciale 35 fino a Casteggio e seguendo le indicazioni per Borgo Priolo, Borgoratto, Torre d’Alberi e Valverde. Per chi proviene invece  dalla A 7 Milano-Genova, si esce a Casei Gerola e si seguono le indicazioni per Voghera, quindi per Varzi; a Ponte Nizza si svolta a sinistra per Valverde.  Si possono avere informazioni utili presso il Municipio di Valverde tel. 0383.589163-3387915289 e-mail info@comunevalverde.it
    La Redazione
    Pubblicato il 26/07/2017
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  • Il Palio di Castiglione Olona
    Il Palio di Castiglione Olona

    Prende il via come da tradizione “il Palio dei Castelli di Castiglione Olona” (VA). La manifestazione giunta alla 42^ edizione, che ogni anno richiama migliaia di turisti nel Borgo.
    Non prendete impegni e non mancate, a partire dal 30 Giugno e fino al 9 Luglio 2017, il piccolo Borgo, detto anche “Isola di Toscana in Lombardia“, si animerà con mostre, concerti, giochi e intrattenimenti in perfetto stile rinascimentale il tutto accompagnato da centinaia di figuranti in abiti d’epoca. La ricca programmazione del “Palio dei Castelli” coinvolgerà ogni fascia di pubblico, dai più piccoli ai meno giovani, con la maestria e il supporto della fantastica squadra della Pro Loco, la quale si prodiga da sempre per la buona riuscita della manifestazione e per la promozione della città di Castiglione Olona.
    Di seguito il TEMA STORICO di questa edizione e il PROGRAMMA. 
    TEMA STORICO 
    Tema storico di questa quarantaduesima edizione del Palio dei Castelli rievoca la partecipazione del Cardinal Branda Castiglioni al Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze convocato da papa Martino V nel 1431 e trasferito in Italia da Eugenio IV nel 1438.
    L’assise di alti prelati, in cui grande ruolo ebbe il nostro Porporato, si dedicò anzitutto all’obiettivo di riunificare la Chiesa Latina con quella Greca: forti dell’esperienza del precedente concilio svoltosi a Costanza, con cui era stato ricomposto lo Scisma d’Occidente, i Padri Conciliari si trovavano a guardare ad un oriente che sembrava affatto più vicino sia grazie alle relazioni instaurate dalle Missioni francescane e domenicane, ma anche a rinnovate rotte commerciali che sempre più frequentemente volgevano a levante.
    Gli orientali giunsero al Concilio in numero di circa seicento e la discussione venne istruita riguardo a diversi temi teologici, ecclesiologici e politici. Le delegazioni delle due Chiese cercarono di sanare le proprie divisioni riguardo anzitutto al Credo professato, concentrandosi sull’articolo inerente lo Spirito Santo, e al primato papale posto in antitesi al conciliarismo. Non meno importante dal punto di vista strategico, la riunione delle Chiese era auspicata dall’Imperatore bizantino alla ricerca di alleati contro l’avanzata ottomana.
    Il documento finale del 1439 riuscì a sanare le antiche fratture, tuttavia, seppur sostenuto da entrambe le parti, non trovò mai applicazione concreta per diverse ragioni. Ciò ebbe conseguenze non solo sul piano ecclesiale, ma anche su quello politico con l’abbandono al proprio destino dell’Impero romano d’Oriente che crollò di lì a pochi anni, con l’assedio di Costantinopoli del 1453.
    Se dal punto di vista ecclesiale e politico questo Concilio non fu proficuo, è da sottolineare, invece, quanto la presenza dei cristiani ortodossi in Italia diede un grande contributo al rinnovamento culturale. Il Rinascimento, infatti, distaccandosi dalla concezione medioevale, aveva preso a riferimento l’età classica romana, ma anche quella greca: la venuta in Italia della delegazione orientale, tra cui possiamo annoverare uomini illustri quali Giorgio Gemisto detto Pletone o Giovanni Bessarione,  fu certamente occasione di contatto e riscoperta di questa tradizione. Gli echi di questa esperienza conciliare giunsero attraverso Branda Castiglioni fino a Castiglione Olona: tra le vie e i palazzi della Città ideale, vero laboratorio del Rinascimento, il Cardinale seppe precorrere i tempi, lasciandoci in eredità un patrimonio culturale che ci provoca quotidianamente, che ci sfida ad esserne all’altezza. Anche ai nostri giorni l’oriente è foriero di uomini che arrivano sul nostro territorio: la storia ci provoca ad essere all’altezza del nostro passato, capaci cioè di innescare circuiti virtuosi per la nostra cultura dall’incontro con tradizioni così apparentemente distanti. 
    PROGRAMMA
    VENERDI’ 30 GIUGNO
    Ore 19.30 – Castello di Monteruzzo
    “Il Palio a tutta Continua a leggere

  • Medioevo al Castello di Legnano
    Medioevo al Castello di Legnano

    Spettacolari raffigurazioni di scene medioevali, vi aspettano al Castello di Legnano. Da Venerdì 23 a Domenica 25 Giugno per fare un salto nel passato, con un evento collaterale al Palio di Legnano. La Festa delle contrade si svolgerà nel Borgo Medioevale e sarà caratterizzata da un ricchissimo programma di Eventi e Giochi con incontri e degustazioni in perfetto stile Medioevale. Giullari, Giocolieri e spettacoli con mangiafuoco intratterranno i presenti per la gioia dei bambini, oltre a spettacoli di falconeria con il coinvolgimento del pubblico.
    PROGRAMMA:
    VENERDì 23 GIUGNO
    Alle h.19.00 Apertura Castello accompagnato da “Aperitivo delle Contrade“. h.20.00 Locanda al Castello:cena a base di pesce in collaborazione con ASD 5 Mulini. h 21.30 Concerto Federico Avallone e la sua Band.
    LE GIORNATE MEDIEVALI
    SABATO 24 GIUGNO
    h.15.30 Apertura Campo con scene di vita medievali,banchi didattici
    h.16.00 Prova tiro con l’arco
    h.17.30 Spettacolo Falconeria e Battesimo del Guanto
    h.18.30 Lancio con Catapulta e combattimenti
    h.19.30 Esibizione di musica Medievale
    h.20.00 Spettacolo Giullari, Giocolieri e Sputafuoco
    h.21.00 Spettacolo Musica Celtica Medievale con il gruppo Barbarian Pipe Band
    h.22.15 Spettacolo bellico col fuoco, combattimenti, Frecce infuocate e macchine d’assedio
    h.24.00 Chiusura campo
    CENA MEDIOEVALE SU PRENOTAZIONE INIZIO H.19.30
    APERITIVO MEDIEVALE INIZIO H.18.30
    GRIGLIATA PER TUTTI DALLE H.19.00
    DOMENICA 25 GIUGNO
    h.10.00 Apertura Campo con scene di vita medievale,banchi didattici
    h.10.30 Santa Messa al Castello
    h.11.30 Chi fermerà il terribile Barbarossa? Avventura medievale per Bambini
    h.12.00 Musica Medievale, Spettacolo di Falconeria e volo dei Falchi
    h.14.00 Tiro con l’arco, prova la freccia
    h.14.30 Spettacolo Sbandieratori e Musici Città di Legnano
    h.15.00 Battesimo della sella su pony Centro Ippico La Stella
    h.16.00 Chi Fermerà il terribile Barbarossa? Avventura medievale per Bambini
    h.17.00 Spettacolo di Falconeria e Battesimo del Guanto
    h.18.00 Tornei di Spade dei cavalieri,combattimenti multipli
    h.19.30 Spettacoli sul palco: Musica Medievale – Giocolieri Giochi di Fuoco
    h.20.30 Chiusura festa medievale e inizio festa con musica dal vivo
     
    PRANZO MEDIOEVALE SU PRENOTAZIONE INIZIO H.13.00
    APERITIVO MEDIEVALE DALLE H.11.30 E DALLE H.18.30
    GRIGLIATA PER TUTTI DALLE H.12.00 E DALLE H.19.00
    DALLE H.21.00 MUSICA DAL VIVO
    La Redazione
    Pubblicato il 15/06/2017
     
     
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  • Pomeriggio d’Estate al Castello
    Pomeriggio d'Estate al Castello

    Sabato 17 Giugno il Castello Visconteo di Fagnano Olona (VA) apre le sue porte.
    L’evento “Un Pomeriggio d’estate al Castello” è organizzato dal Gruppo FAI Giovani Seprio e con la collaborazione della Pro Loco Fagnano Olona. Teatro di prestigio quello del Castello Visconteo dove si svolgeranno gli appuntamenti programmati. Previa prenotazione entro il 14 Giugno, alla mail faigiovani.seprio@fondoambiente.it sarà possibile partecipare ad una delle due visite programmate all’interno del maniero che avranno luogo alle h.17.00 e alle h.17.45. I partecipanti saranno accolti e accompagnati da figuranti in costumi medioevali a cura della Pro Loco di Fagnano Olona. Al termine del giro guidato, verrà offerto ai partecipanti  un “fresco Aperitivo” sulla spettacolare terrazza affacciata sulla Valle Olona. Seguirà alle h.18.30 un Concerto nel cortile del Castello Visconteo a cura dell‘Associazione “Amici del Bellini”
    Situato al centro del paese, in un punto panoramico sul ciglione che guarda il fiume Olona, il Castello di Fagnano presenta ancora evidenti le sue massicce strutture fortificate e da sempre ha avuto una funzione strategica di rilievo: viene, infatti, considerato l’antemurale di Castelseprio ed è citato nelle lotte tra i Torriani e i Visconti. Le notizie circa le sue origini sono scarse; pare comunque che il maniero già esistesse – proprio come luogo fortificato – in epoca romana.
    Come in ogni maniero che si rispetti, anche tra le mura del Castello di Fagnano Olona si aggirerebbero delle “entità”: diverse, infatti, sono le persone che hanno avvertito una “presenza” al proprio fianco proprio mentre si trovavano all’interno delle sale del Castello.
    La Redazione
    Pubblicato il 10/06/2017
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  • Lodi meta storica
    Lodi meta storica

    Lodi è una piccola città lombarda della bassa Val Padana, di circa 44 mila abitanti situata sulla riva destra del fiume Adda, a sudest di Milano. Il nucleo antico di Lodi si sviluppa intorno a Piazza della Vittoria, che viene considerata una delle più belle piazze d’Italia. E’ caratterizzata da un porticato che riempie i suoi quattro lati e dalla classica pavimentazione a ciottoli di fiume inoltre è circondata da importanti edifici : il Municipio (Palazzo Broletto), del 1284, con i portici e la loggia in stile neoclassico; il Palazzo Vistarini (XIV secolo), nell’angolo ovest, che fu dimora di un’importante famiglia ghibellina; il Duomo (Basilica Cattedrale della Vergine Assunta), del 1160, si tratta di una grande struttura in stile la cui costruzione durò per oltre un secolo. All’interno sono custoditi i tesori del Museo Diocesano di Arte Sacra. Il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata è un altro gioiello di architettura e pittura che vale la pena visitare. Il tempio civico, espressione della pietà popolare, progettato da Giovanni Battagio nel 1448, è completamente decorato da affreschi, tavole, tele realizzate dai maggiori artisti che hanno operato a Lodi tra il Quattrocento e l’Ottocento. Rimanendo sempre in centro potrebbe essere interessante percorrere Corso Roma per uno shopping dal gusto raffinato ed ammirare sulla via parallela, via Marsala, integrata con altri edifici, la preziosa facciata in cotto della chiesa di Sant’Agnese per poi ritornare in piazza della Vittoria. A pochi passi, percorrendo Corso Vittorio Emanuele II si giunge a Piazza Castello dove sorge il Castello Visconteo, che fu originariamente edificato da Federico Barbarossa. Solo il grande Torrione rimane a testimoniare la ricca storia dell’edificio, mentre la parte in rovina è stata ricostruita ed ora vi ha sede la Questura di Lodi.
    Scopri altri itinerari in Lombardia
    La Redazione
    Pubblicato il 15/05/2017
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  • Morcote e Parco Scherrer
    Morcote e Parco Scherrer

    Morcote, il Villaggio più bello della Svizzera Italiana.
    Il pittoresco villaggio che ai tempi del Medioevo era il più grande porto sul lago di Lugano, si trova a pochi km dal nostro confine.
    Il paesello che si affaccia sulle rive del lago di Lugano è unico nel suo genere. Con le facciate decorate, Morcote è famosa per i suoi edifici con porticato posti sulla riva del Lago che risalgono al tardo Medioevo. Si possono ammirare inoltre il palazzo “Torre del Capitano“, le Dimore Gentilizie  e la chiesa di Santa Maria del Sasso risalente al XIII secolo.

    Tappa obbligatoria per chi visita Morcote è Parco Scherrer, caratterizzato dalle sue meraviglie botaniche con oltre 50 varietà di piante tutte catalogate. Nella cornice spettacolare del parco che si estende per circa 15000 mq inserite in un contesto di flora subtropicale composta da cedri, cipressi, canfori, eucalipti, magnolie, azalee, palme, camelie, glicini, oleandri, si possono ammirare svariate collezioni di oggetti d’arte provenienti da altrettanti paesi ed epoche diverse. Uno spettacolo unico che in primavera sprigiona un fascino unico e irripetibile da vedere.
    La Redazione
    Pubblicato il 08/04/2017
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  • Il delta del Po
    Il delta del Po

    ALLA SCOPERTA DEL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO. Nel panorama unico del Delta del Po c’è il territorio creato sia dalla sedimentazione del fiume, che dall’opera dell’uomo che nei secoli ne ha regimentato le acque e bonificato i terreni. Nell’area del Delta, natura, storia, tradizione, cultura ed arte si intrecciano, offrendo al visitatore un paesaggio inedito e sorprendente. Nel Delta si distinguono vari ambienti, ognuno con caratteristiche peculiari: la campagna con i paleoalvei, le dune fossili, gli argini, le golene, le valli da pesca, le lagune o sacche e gli scanni. Questi elementi del paesaggio si incontrano arrivando da est, scendendo lungo la corrente del Po. Vediamo allora alcune escursioni adatte a tutta la famiglia per conoscere da vicino luoghi e paesaggi unici.
    A VENEZIA NAVIGANDO IN LAGUNA: tutti i martedì fino al 15 settembre. Imbarco in motonave a Chioggia per attraversare la Laguna Veneta costeggiando Pellestrina ed il Lido di Venezia fino a raggiungere il bacino di San Marco a Venezia.
    NAVIGANDO NEGLI ORTI D’ACQUA: tutti i giovedì fino al 15 settembre. Escursione guidata in battello navigando nella Laguna di Caleri tra gli allevamenti di vongole dove si potrà osservare un paesaggio incantevole e una natura unica.
    APERITIVO AL TRAMONTO: mercoledì 27 luglio- 10 e 24 agosto – 7 settembre. Escursioni in battello in laguna di Caleri per godere dell’atmosfera incantata del tramonto.
    PEDALATA TRA ORTI DI TERRA E PRATI DI MARE: venerdì 5 e 19 agosto – 2 settembre. Escursione guidata in bicicletta e in battello per ammirare i caratteristici orti d’acqua della Laguna di Caleri.
    APPUNTAMENTI AL CHIAR DI LUNA: mercoledì 17 agosto e sabato 17 settembre . Cena a buffet con i prodotti del territorio dove il fiume incontra il mare.
    I PROFUMI DEL BOSCO IN RIVA AL MARE: tutti i martedì e giovedì fino al 15 settembre. Visita guidata lungo i sentieri del giardino botanico di Porto Caleri
    DOVE IL FIUME INCONTRA IL MARE: tutti i martedì fino al 15 settembre. Escursione guidata in motonave lungo il Po di Venezia fino alle foci.
    IL FIUME INCANTATO: ogni sabato fino al 15 settembre. Escursione guidata in battello lungo il Po di Maistra, il ramo più bello e naturale fra tutti i rami che formano il Delta.
    La Redazione
    Pubblicato il 01/05/2016
     
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  • Cascate del Serio
    Cascate del Serio

    DOMENICA 19 GIUGNO 2016 PRIMA APERTURA DELLE CASCATE DEL SERIO Le Cascate del Serio sono formate dall’omonimo fiume pochi chilometri dopo la sua nascita, nelle Alpi Orobie, in provincia di Bergamo. Sono situate ad una quota di circa 1.750 metri di altitudine (testa della cascata). Si trovano nel territorio di Valbondione, in alta Valle Seriana. Sono alte complessivamente 315 metri e sono formate da tre salti principali di 106, 74 e 75 metri. Nel 1931, nel luogo in cui sorgeva un piccolo lago naturale, venne edificata una diga per la produzione di energia elettrica che interruppe il corso del fiume. Nel 1969  la diga aprì le barriere per far rivivere la bellezza delle cascate. Da allora, in accordo con ENEL, l’evento è ripetuto diverse volte lungo ogni stagione estiva regalando a curiosi e appassionati della natura uno spettacolo mozzafiato. Domenica 19 Giugno ci sarà la prima apertura della Cascata del Serio dalle ore 11.00 alle ore 11.30 Ticket parcheggio auto € 5,00, si consiglia abbigliamento da montagna. Possibilità di andare alla scoperta delle Cascate del Serio accompagnati da guide alpine. Partenza dal Palazzetto dello Sport alle ore 8.30, si percorre una comoda mulattiera seguendo il percorso  n.305 con soste didattiche e culturali  a seguire sosta all’osservatorio per godere dello spettacolo.
    Per info: Ufficio Turistico Valbondione 
    La Redazione
    Pubblicato il 10/06/2016
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